homify 360°: un rifugio in alta quota

Costanza Antoniella Costanza Antoniella
New mountain hut at Tracuit, savioz fabrizzi architectes savioz fabrizzi architectes
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Questo pomeriggio vi portiamo in cima alle Alpi svizzere per dare uno sguardo a questo meraviglioso progetto riguardante un rifugio in alta quota. Arroccato ad oltre 3256 metri, questo edificio crea un'atmosfera particolare all'interno del contesto montano, visti i suoi tratti quasi futuristici e l'eleganza delle sue forme e dei suoi colori. Il progetto è stato seguito dallo studio franco-svizzero Savioz Fabrizzi Architects e vogliamo presentarvelo così com'è: un edificio dall'architettura imponente e originale che si presta ad essere luogo di passaggio per tutti coloro che amano scalare le montagne fino a queste altitudini.

Mimetizzazioni

Viene subito da apprezzare il panorama incredibile che circonda questo insolito edificio: le vette del Bishorn e del Weisshorn  dominano l'orizzonte, fiere e massicce, mentre il ghiacciaio Turtmann  estende la sua lunga lingua fredda su questo paesaggio desolato. L'edificio sorge infatti, in un deserto di ghiaccio e roccia, dove la vegetazione è inesistente: il suolo ricorda il paesaggio lunare o comunque un luogo che non appartiene alla Terra. In questo mondo donchisciottesco, il rifugio si armonizza con ciò che gli sta intorno, grazie ad un sapiente gioco di somiglianze e differenze. Così, il rivestimento metallico che riflette l'ambiente arido, risalta come un diamante in un mucchio di sassi. La sua morfologia aspra, nel frattempo, sembra essere una reinterpretazione poetica delle montagne circostanti, mentre i profili ricordano il terreno irregolare e si aggrappano con forza a questo paesaggio vertiginoso.

Integrazione con il paesaggio

Nella descrizione soprastante, abbiamo dimenticato di nominare uno dei principali protagonisti di questo ambiente incredibile: il cielo. Dopo tutto, esso occupa più di metà del paesaggio ed è la sua luce del sole che illumina la neve e tutto ciò che sta intorno. Questa immagine ci permette di apprezzare meglio il rapporto tra il cielo e l'edificio: il rivestimento riflettente opera a tutti gli effetti, come uno specchio che ricopre la costruzione di colori tenui all'alba e di arancione al tramonto. Quale migliore integrazione paesaggistica ci si potrebbe aspettare da un progetto di architettura contemporanea del genere?

Sfidare la natura

Uno spazio concavo e un cambiamento di materiali nel rivestimento esterno suggerisce l'ingresso ai visitatori. La decisione di lasciare i volumi superiori maggiori, è stata presa per proteggere gli ospiti dagli agenti atmosferici. La facciata sud è invece dominata da pannelli fotovoltaici che convertono la luce del sole in energia. Le altre facciate hanno aperture più piccole per prevenire la perdita di calore. La costruzione di questo edificio ha dimostrato di essere una sfida tra uomo e natura. 

L'interno

All'interno ogni spazio è sfruttato per creare il refettorio: questa logica dello spazio crea proporzioni compatte che fanno in modo che l'ambiente sia accogliente. Complice anche la scelta del materiale principale e del suo colore: il legno chiaro che però rispecchia i tratti minimalisti dell'architettura dell'edificio. Le ampie finestre a sud offrono ai clienti una splendida vista panoramica.

Camere da letto

Essendo ad un'elevata altitudine, questo rifugio dispone anche di una zona adibita al riposo, munita quindi, di dormitori di varie dimensioni: rispettivamente quattro, dodici o ventiquattro posti letto per un totale di centosedici clienti. I temi sono gli stessi della zona mensa, quindi legno chiaro, stile minimale e spazi ampi. La leggera inclinazione degli esterni porta il visitatore a poter sbirciare all'esterno, apprezzando il paesaggio esterno, in un ambiente che favorisce l'ingresso della luce naturale. 

Piccolo così

Eccoci completare il tour tornando al punto di partenza: il paesaggio mozzafiato che circonda l'edificio è magnifico visto da questo punto di vista. Le pareti di specchi riflettono le cime innevate, producendo l'illusione di un cubo di neve depositata in cima alla montagna. Le dimensioni dello stabile sembrano ridotte in confronto alla vastità delle Alpi che gli stanno attorno. Un'immagine ideale per descrivere questo audace progetto, perso in mezzo a queste meraviglie del mondo naturale.

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